INDAGINI PER LA RICERCA 
DI PERSONE SCOMPARSE



ricerca persone scomparse brescia


Nell’ambito delle Indagini Private volte alla ricerca di informazioni richieste dal privato cittadino, l’istituto investigativo AIRO mette a disposizione le proprie risorse e le proprie competenze per il rintraccio delle persone scomparse.

La ricerca di persone scomparse è senza dubbio un'attività investigativa di grande rilevanza sociale e di fondamentale importanza per il nostro Istituto Investigativo; sono infatti sempre più diffusi i casi di persone non più reperibili.
Secondo i dati forniti dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale - Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dal 1974 al 31 dicembre 2018, in Italia, le persone scomparse sono state 229.687 di cui 171.974 sono state ritrovate. 

Le cause alla base della scomparsa possono essere molteplici:

  • allontanamento volontario; si tratta di soggetti che volutamente fanno perdere le proprie tracce a seguito, ad esempio, di un forte trauma o di uno stato depressivo profondo. Altre motivazioni che rientrano nell'ambito dell'allontanamento volontario sono: le c.d. fughe d’amore, debiti insostenibili, insolvenze, vergogna, protesta o semplice paura a reagire di fronte a situazioni critiche, ecc.
  • rapimento; non si tratta di rapimenti a fini estorsivi in quanto il ciclo dei sequestri di persona per questa motivazione si chiuse nel 1993, anno in cui venne approvata la legge sul blocco dei beni delle famiglie degli ostaggi. Esiste tuttavia il triste fenomeno dei rapimenti finalizzati al traffico di organi, di persone e quelli finalizzati allo sfruttamento della prostituzione. Negli ultimi anni inoltre, si sono moltiplicati i sequestri di minori da parte di uno dei genitori, a seguito di separazioni "complicate" e spesso seguiti addirittura da un allontanamento dal territorio nazionale;
  • omicidio;
  • suicidio.


Tra i casi più noti in Italia si ricordano:

  • Mirella Gregori (1983)

La scomparsa di Mirella Gregori, 15enne, avvenne il 7 maggio 1983 a Roma. Questo avvenimento fu collegato alla quasi contemporanea sparizione il mese successivo di Emanuela Orlandi, cittadina del Vaticano che scomparve un mese più tardi. Nessuna delle due ragazze è mai stata ritrovata. Secondo la testimonianza di Mehmet Ali Ağca, le scomparse delle due ragazze sarebbero strettamente legate. Ad oggi il caso resta insoluto.

  • Emanuela Orlandi (1983)

Anche lei 15enne, figlia di un commesso della Prefettura della casa pontificia, scomparve a Roma il 22 giugno 1983. Quello che all’inizio poteva sembrare un comune allontanamento volontario da casa di un’adolescente, divenne presto uno dei casi più oscuri della storia italiana e vaticana, che coinvolse il Vaticano, lo Stato Italiano, l’Istituto per le opere di religione, la Banda della Magliana, il Banco Ambrosiano e i servizi segreti di diversi Paesi. La reale natura della scomparsa non è mai stata definita.

  • Ylenia Carrisi (1994)

Ylenia Maria Sole Carrisi nata a Roma, 29 novembre 1970, aveva conosciuto, 6 mesi prima della scomparsa,  il trombettista di strada Alexander Masakela, il quale lasciò sempre forti sospetti nei genitori della ragazza e che difatti fu il primo accusato della sua misteriosa scomparsa. Ylenia si sarebbe gettata nel Mississippi sotto l’effetto della marijuana: secondo il padre Al Bano fu proprio la droga a trascinarla nell’abisso che avrebbe portato alla sua scomparsa. Il corpo non è mai stato trovato. La madre Romina Power ha dichiarato più volte di credere che Ylenia sia ancora in vita, o che comunque non sia morta nel Mississippi.

  • Angela Celentano (1996)

Il 10 agosto 1996 scomparve la piccola Angela Celentano mentre si trovava in gita sul Monte Faito presso Vico Equense (Napoli). La bambina è stata vista l’ultima volta scendere presso un sentiero insieme a due altri bambini, le cui versioni però non collimano. Altre testimonianze affermano di aver visto una macchina con due uomini di nazionalità straniera aggirarsi nei pressi della zona. Nel corso degli anni si sono susseguite numerose indicazioni su avvistamenti della bimba.

  • Denise Pipitone (2004)

Denise Pipitone aveva tre anni quando scomparve intorno alle 12 del 1º settembre 2004 a Mazara del Vallo, in Provincia di Trapani, mentre si trovava nei pressi della casa della nonna materna. Le indagini si sono sempre concentrate nell’ambito familiare allargato.

  • Iuschra Gazi (2018)

Il 19 luglio 2018, la dodicenne Iuschra Gazi di origine bengalese è sparita a Serle nel Bresciano, durante una gita organizzata dalla Fobap, Fondazione bresciana assistenza psicodisabili . Il prossimo gennaio è in programma l’udienza preliminare del processo per omicidio colposo a carico dell’educatrice che seguiva la bambina affetta da autismo, ma è anche stata avviata una trattativa per il risarcimento alla famiglia da parte della Fondazione bresciana assistenza psicodisabili.

  • Roberta Ragusa (2012)

Roberta Ragusa, moglie e mamma di San Giuliano Terme in provincia di Pisa, scomparve con indosso soltanto una vestaglia rosa e un paio di ciabatte nella la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012.Fu il marito, Antonio Logli, a dare l’allarme e ad avvertire i carabinieri della scomparsa della moglie. Il 14 maggio 2018 la corte di Appello di Firenze ha conferma la sentenza di primo grado che ha condannato a 20 anni di reclusione Logli per l’omicidio della moglie. Il 10 luglio la Cassazione ha confermato la condanna, ma ad oggi il corpo di Roberta Ragusa non è mai stato trovato. 

Ma quali sono le procedure che si attivano in caso di scomparsa di una persona?

  • segnalazione telefonica tempestiva alle centrali operative delle FF.OO. da parte chiunque venga a conoscenza della scomparsa di una persona; la centrale operativa allerta immediatamente le pattuglie presenti sul territorio per le prime immediate ricerche preliminari;
  • denuncia di persona scomparsa da depositare senza ritardo in un comando territoriale delle FF.OO; la Forza di Polizia ne darà immediata comunicazione alla Prefettura, provvedendo al contestuale inserimento nello SDI (Sistema d'Indagine) e a compilare la scheda per l'aggiornamento del Sistema Informativo Ricerca Scomparsi ("RI.SC."), nel quale dovrà essere prontamente inserita anche la notizia dell'eventuale ritrovamento della persona scomparsa; 
  • la medesima Forza di Polizia che ha ricevuto la denuncia, procede all'effettuazione delle prime ed essenziali attività info-investigative di competenza, acquisendo una fotografia recente della persona scomparsa e promuovendo l'immediato avvio delle ricerche;
  • la Forza di Polizia informa anche l'Autorità Giudiziaria qualora si ritenga che la stessa scomparsa sia collegata ad un'ipotesi di reato;
  • la Prefettura a sua volta notizierà il Comune territorialmente interessato, tutti i soggetti interessati alle ricerche, nonché l'Ufficio del Commissario Straordinario del Governo per le Persone Scomparse;
  • l'eventuale sospensione o chiusura delle ricerche, anche in caso di esito negativo, viene disposta dal Prefetto, d'intesa con il Coordinatore operativo delle attività di ricerca, fatte salve eventuali diverse indicazioni dell'Autorità giudiziaria.

Il nostro Istituto Investigativo, pur non sostituendosi mai all'importante operato delle FF.OO. e dei vari dispositivi pubblici attivati in seguito alla scomparsa, con i suoi investigatori, i professionisti esperti nei vari ambiti forensi e con la più recente e innovativa strumentazione tecnologica, possono essere tuttavia di importante supporto per la ricerca della persona scomparsa, soprattutto a seguito della sospensione delle prime ricerche.


Sarà compito dell’investigatore analizzare il caso, la vita, il contesto familiare, sentimentale, le amicizie, la situazione socio-economica e lavorativa, e qualsiasi altro elemento utile alle indagini e che possa aver spinto il soggetto all’allontanamento, avviando così una strategia investigativa volta al ritrovamento dell’individuo nel minor tempo possibile.


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